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martedì 26 febbraio 2008

Pianeta condominio

Ho letto con molto piacere Cose da condominio (La Riflessione, Cagliari, 2006) di Carmen Salis. Si tratta d’1 libro di racconti (8) che con pochi tocchi di pennello dipinge in modo davvero efficace lo strano microcosmo condominiale.
Tale microcosmo, a ben vedere, non è poi tanto micro (piccolo) bensì macro (grande): racchiude molti dei nostri tics e delle nostre manie. Da certi nomi, espressioni e disvalori si capisce che questi racconti sono ambientati a Cagliari, o comunque in Sardegna.
Tuttavia, sono storie tipiche forse d’ogni provincia di questo mondo: quella “sana” provincia che secondo alcuni sarebbe un’oasi di pace, tranquillità e virtù assortite, ma che cova i suoi rancori, le sue gelosie, un certo arrivismo, non poco cinismo, vari “discreti” adulteri ed una buona dose di violenza.
Comunque, Carmen non rimarca troppo questi aspetti; li racconta con ironia e soprattutto senza moralismi.
Questo non le impedisce di condannare certo cinismo che nasce in famiglia: come nel caso de Il sette di ogni mese, laddove si racconta del dolore di una figlia per la morte della madre… che osa morire proprio nel giorno in cui la madre deve ritirare la pensione!
Sempre su questo versante, ne Il pranzo assistiamo all’ipocrisia di tipici parenti-serpenti, che corrono al pranzo natalizio dalla mamma-nonna-suocera con la speranza “che sganci.” Ma oltre al pranzo, la vecchia signora offrirà anche una “bella” sorpresa.
Dal libro di Carmen emerge il quadro di una provincia da nobel, almeno per quanto riguarda la simulazione degli affetti, le acrobazie (spesso illecite) per estorcere danaro, favorire carriere, nascondere o provocare lo sfascio di certi matrimoni…
Comunque, questo piccolo inferno è dipinto da Carmen non solo con ironia e senza moralismi, ma facendo inoltre ricorso ad un linguaggio in apparenza scarno, in realtà essenziale. Infatti, appunto il linguaggio è padroneggiato con sicurezza, senza indulgere a virtuosismi verbali di cui l’Autrice è certo capace, ma che nell’economia di questi racconti sarebbe risultato pesante.
In effetti, che cosa si dice, anche per quanto riguarda per es. il blues? Sono pochi accordi, + o meno gli stessi. Vero: ma l’abilità consiste nel saper disporre quegli accordi in modo originale.
Altrettanto dicasi per chi scrive dei racconti: che anche meno di un romanzo, “luogo” in cui si può sempre recuperare, possono avere dei momenti di stanca: pena la noia.
Per nostra fortuna, i racconti di Cose da condominio sono made in Carmen.

1 commento:

  1. Sei stato molto gentile, caro Riccardo, e soprattutto hai descritto in maniera eccellente quello che volevo che emergesse dal mio libro. Cinismo, invidia, opportunismo; mali che si insidiano ovunqu. In questo caso, ho voluto raccoglierli all'interno di un ipotetico condominio e raccontarli con un pizzico di ironia per renderli meno squallidi.. Ti ringrazio ancora per l'attenzione che hai voluto dedicare alla mia opera,e ti lancio un "in bocca al lupo" gigantesco per il tuo prosimo RI-debutto!! Sono certa che sarà un successo...

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