mercoledì 29 ottobre 2014
Simpatica canzoncina di spine e risate
La mattina mi sveglio, mi sveglio
la mattina
non guardo la e-mail
non ho l'Ipod, l'Ipad
o come si dice
e non accendo la tv:
mi ricorda il corpo di guardia,
quando facevo il militare,
non accendo la radio
e neanche il caminetto.
Ho in testa i ritornelli un po'
stornelli di Stefano Rosso:
stornelli come dice l'amico
vero Bruno Manca
il cui umorismo il telefono mi
manda.
E così ho fatto una rima da poeta
di nessun pianeta.
La mattina mi sveglio, mi sveglio
la mattina,
apro la finestra, scosto la
tendina...
puntualmente artiglio qualcosa
e felicemente, qualcosa crolla:
la tendina, la serranda, la
sveglia, qualche rivista...
talvolta la mia signora mi
rampogna
ma nella vita, sbagliare bisogna.
Apro la finestra,
non accendo la luce.
La mattina scrivere è dura
ma è molto peggio non farlo...
altrimenti come potrei assassinare
il mio tarlo?
La mattina mi sveglio, mi sveglio
la mattina
apro qualche libro
(in fondo leggo e scrivo sempre:
inchiostro, sola e benedettissima
droga!)
e leggo:
“Uccide il prossimo chi gli
toglie il nutrimento,
versa sangue chi rifiuta il
salario all'operaio.”
Questo è il
libro del Siracide,
un Testamento
che non sembra tanto vecchio.
Poi trovo un
articolo sull'indifferenza
scritto
dall'uomo che coi suoi Quaderni
ci ha
consegnato
parecchie
perle di lotta e saggezza,
leggo che
appunto l'indifferenza:
“Lascia
aggruppare i nodi
che poi
solo la spada può tagliare.”
Le parole di
Gramsci e quelle del Siracide
sono parole
che come stelle
da sempre mi
guidano
nella notte di
confusione e paura
che confonde i
passi ed i pensieri
di tanti, di
tante, di troppi, di troppe.
Poi accompagno
i figli a scuola
e me stesso a
casa
ed in cerca di
qualcosa da fare...
il giorno è
infestato da squallidi corvi e da rivoltanti cornacchie
che vorrebbero
piegarmi al loro malfare...
per fortuna
sono troppo vecchio:
so spezzare la
loro rete,
bruciare i
loro nidi.
Alla fine
accendo la radio,
metto la caffettiera sul fuoco
ed anche per questa o per quella
giornata
inizio a scorrere le offerte di
lavoro.
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E' stato istruttivo leggere le tue considerazioni sulla canzone di Jhon Lennon. Qualche volta non" sono solo canzonette".
RispondiEliminaEd anche in questa che definisci una simpatica canzoncina,quante cose ci si possono leggere!La vita di ogni giorno si arricchisce di cose importanti,se solo sappiamo scegliere fra banalità e cibo per la mente.Buona ricerca ,comunque.A presto.
Uno spaccato di vita e pensiero, al ritmo di rime ed umorismo. Mi piace!
RispondiEliminarif. chicchina
RispondiEliminaSì, assolutamente vero: qualche volta non "sono solo canzonette", come cantava Bennato!
E quelle che definiamo tali (per un senso di modestia o anche di autoironia) ci aiutano a sopportare meglio una vita che troppo spesso, si "svita" da noi.
Per ora (fino a maggio) ho trovato qualcosa poi... si vedrà!
Buon fine settimana, appena possibile passerò sul tuo blog.
rif. Linda
RispondiEliminaGrazie, Linda!
Merito però (in buona parte) di Stefano Rosso e del caro amico Bruno, che spesso mi rifornisce di dischi e di film.
L'amico mi sta in un certo senso ri-programmando e ne ho un certo bisogno, dato che a volte mi sento un po'... ragnatelico.
A presto!
Sai Riccardo son proprio belli e veri questi versi. Ironizzare ci aiuta a prenderla un po' meglio così come dovrebbe aiutare il pensiero di Antonio Gramsci ... il guaio è che il suo pensiero non lo vogliono mettere in pratica perchè tanti privilegi salterebbero... il lavoro che non c'è, gli imprenditori che per poter meglio evadere esternalizzano le loro attività sono il problema di questo paese così come l'incapacità di reagire con forza, di ribellarsi a questo stato di cose che purtroppo attanaglia troppe persone. Questo mi è venuto in mente leggendo il tuo post... una società che mi fa rabbia e in cui è facile sentirsi così terribilmente soli. Un abbraccio, Fabio
RispondiEliminarif. Blogaventura
RispondiEliminaTi ringrazio, Fabio!
Quanto a Gramsci, il suo pensiero è un atto d'accusa oltre che (ovviamente) per chi si situa a destra, anche per chi finge di schierarsi a sinistra.
Perché non ci si può dire a favore dei lavoratori, della giustizia, dell'uguaglianza, della Costituzione ecc. ecc. e poi lavorare ad un'inesorabile cancellazione di tutto ciò.
Chi fa questo, magari nascondendosi dietro Ipod, Ipad ed altre diavolerie o dietro un giovanilismo becero, stupido, insopportabile, dietro continue battutine e ricorrendo ad un linguaggio finto-spontaneo, mentre magari nelle piazze i lavoratori beccano manganellate su manganellate, beh, quello sarà giudicato per quello che è.
Ma come diceva appunto Gramsci, quando tutto è andato in rovina, bisogna ricominciare a costruire. Ed in questa ricostruzione non potrà esserci posto per certi individui, che non a caso risultano oltremodo graditi a chi ha sempre considerato diritti, Costituzione ed uguaglianza... carta straccia.
Un abbraccio
Ciao, Riccardo! Mi fa piacere aver "riscoperto" il tuo blog. Tu sei citato in questo mio post:
RispondiEliminahttp://zerovirgolaniente.blogspot.de/2014/11/nuro-di-berlino-voi-festeggiate-tanti.html
Saluti,
peter p.
rif. Peter Parisius
RispondiEliminaPiacere reciproco!
Sono passato sul tuo blog e ho trovato delle cover molto interessanti, soprattutto "Dreams" dei Fletwood Mac... perciò penso proprio che passerò spesso.
Ora mi cerco il post in cui mi hai citato, cosa di cui ti ringrazio molto!
Ciao.
Ciao Riccardo sei forte per come scrivi... per il messaggio, non ho parole, è bene leggere Gramsci, ma lo dovrebbero fare tutti, tutti gli altri... Salludi e trigu, dai però trigu!!!!
RispondiEliminarif. alicemate
RispondiEliminaGrazie, Maria!
E davvero, in Gramsci potremmo trovare, un po' tutti, delle validissime risposte...
Quanto al trigu (il grano, la prosperità) c'è... o meglio, ne avrò ancora per qualche mese.
Dopodiché, nuovo contratto, vita nuova; l'importante è non disperare... nonostante tutto!